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Religious

Tatuaggi religiosi

Il tatuaggio a sfondo religioso è meno raro di quanto si pensi, anche oggi.
Per alcuni tatuarsi immagini religiose è considerato di cattivo gusto, per altri è un simbolo di forza. Le raffigurazioni più comuni nella religione cristiana sono quelle del volto di Cristo, delle croci latine, greche e celtiche, con le loro differenze.
Uno dei simboli antichi più rappresentati è stato il pesce, simbolo di salvezza in Cristo, infatti la parola greca Ἰχθύς (ichthýs) è l’acronimo Greco di “Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore”.
Molto popolare rimane la raffigurazione di Gesù Cristo sulla croce, oppure del primo piano raffigurante la sofferenza terrena con la corona di spine e l’alone attorno al viso.

Il tatuaggio non è sempre stato celebrazione dell’io individuale ma per secoli ha svolto la funzione di collante con il mondo magico-religioso. Attraverso queste credenze l’individuo non era libero nè di decidere se essere “marchiato” nè di scegliere il tema decorativo. Ancora oggi, nel Sudan, le giovani donne sono obligate a sottoporsi a riti che scandiscono le tappe della loro vita: fertilità, maternità, sposalizio e termine della vita riproduttiva. È solo con gli ultimi decenni del novecento che la controcultura utilizza il tatuaggio come espressione di ribellione e rabbia. Oggi il tatuaggio è considerato un momento celebrativo della propria vita, un momento dal quale si inizia a contare, uno strumento di comunicazione della personalità individuale.